Il Comune di Valle dell'Angelo (Comunità Montana Zona del Calore Salernitano), immerso nella valle del Calore, cuore verde del Parco Nazionale del Cilento, si trova alle falde del monte Ausinito che lo chiude da sud.
Si caratterizza per un paesaggio collinare e montano che conferisce alla località un aspetto ameno, impreziosito dalla natura salubre del clima.
Di grande bellezza è il centro storico, fatto di vicoli, stradine, portali in pietra calcarea locale, e piccole scalinate che conferiscono al paese un fascino inconsueto, conservatosi in tutta la sua preziosità, tanto che ha meritato l'apprezzamento della Facoltà di Architettura dell'università Federico II di Napoli.
La grotta dell'Angelo (da cui il paese prende il nome), che si trova in località Costa della Salvia, custodisce la statua dell’Arcangelo Michele in atteggiamento di difesa. La grotta dell’Angelo si incunea nel monte Ausinito dividendolo in due lungo una parete di roccia che scende a strapiombo sulla vallata sottostante. Il panorama che vi si gode è di rara e suggestiva bellezza. Ogni anno una processione partendo dal paese giunge fino alla grotta per venerare il Santo.
Le principali bellezze ambientali sono costituite dal bosco Medicale, esteso per 200 ettari, con presenza di piante ad alto fusto, e dal bosco Mercuri, esteso per 300 ettari e composto da piante ad alto fusto.
Nei boschi vi sono ampi spiazzi per sostare e godere della frescura della montagna.

A Pruno di Valle dell'Angelo, minuscolo borgo rurale sito nell'omonima località, tra i 600 e gli 800 metri di altitudine, vive una piccola comunità in volontario esilio, dedita ad uno stile di vita tipico della più autentica cultura contadina. Isolati per scelta di vita, ma anche a causa di una pessima viabilità, che in inverno non consente di raggiungere il comune, se non in elicottero, gli abitanti di Pruno si dedicano alla coltivazione e all'allevamento del bestiame, conducendo uno stile di vita oggi ricorrente solo nei poemi bucolici; tuttavia, hanno scelto di restare a Pruno, rifiutandosi di andare a vivere a Valle, dove certamente avrebbero maggiori comfort, e qui vivono in una singolare forma di solidarismo, aiutandosi l'un l'altro, e trascorrendo le serate tutti insieme, chiacchierando della vita del bosco, pregno di un'insolita pace e tranquillità, e cantando melodie cilentane d'altri tempi.
(Notizie tratte dal sito web del Comune di Valle dell'Angelo)
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